19 aprile 2024 - piccoli miracoli

19 APRILE 2024

Piccoli miracoli

Piccoli miracoli ieri sera al Save.

Piccoli miracoli di socialità, nulla di che scomodare alle alte sfere religiose.

Piccoli, piacevoli gesti. C’è chi se ne accorge e chi no, ma non vuol dire perché comunque ci sono. Qua sono reali.

A dispetto di un mondo in cui diventano sempre più rari o nel quale l’istinto di compierli si soffoca nella frenesia, nella rabbia, nell’ansia o nell’intolleranza del quotidiano vivere.

Ed è così che da una inaspettata esperienza Lucchese qualcuno si riaffaccia portando addirittura un gioco,

chi fa a meno degli amati party game per formare un gruppo altrimenti incompleto, chi rinuncia ad un tavolo a cui si era prenotato per giocare con altri, chi ad amate “zizzanie” per andare verso altri lidi e poi venire comunque a trovarci a serata inoltrata….e pronta è comunque l’accoglienza ed un posto per una partita.

C’è chi diventa lento e distratto al posto di altri e chi mette da parte i propri giochi per sedersi al tavolo di cercatori di perle.

Fa un po più freddo fuori in questi giorni e qualcuno urla per il disagio: 

“e chiudiamola questa porta !!!”

Se non bastano, si scappa fuori e si rientra di corsa dal magazzino ad aggiungere tavoli, sedie e scatoloni pieni di giochi per chi arriva anche fuori orario…

Perché non c’è un orario, al Save si va a soggetto, s’improvvisa. Ogni serata è diversa ma il calore non manca mai.

Qualcuno nel via vai, per distrazione, resta chiuso fuori, ma basta un attimo una leggera bussata o un semplice tentativo di aprire la porta chiusa per accoglierlo nuovamente al caldo. 

Nonostante la confusione e la concentrazione in partita è alta l’attenzione alle persone attorno.

E poi ? E poi c’è la fame !

Qualcuno una volta mi disse: “quando fai del “buon” sesso poi ti viene fame ! Facci caso.”

E allora il detto deve valere anche per il “buon” gioco perché al solito: via di corsa a prender la schiacciata.

E stavolta abbiamo mandato il nostro miglior alfiere e quel “rospaccio” e burbero fornaio ha dovuto cedere “obtorto collo” a riempirci le pance aggiungendo anche del pan di ramerino (o era “pan di via” elfico ? Nooo non può essere !).

È così infine, satolli di gioco e cibo, dopo aver rimesso tutto a posto come se nessuno di noi fosse mai esistito o passato da lì, ci siamo ributtati ognuno nel suo quotidiano vivere.

Fino al prossimo venerdì. Quanto meno per chi non fa ponte !

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